Dopo tanti anni passati a giocare tra sgabelli e sacchi di farina, che profumavano di fresco, guardando e imparando dalle mani esperte di mio padre e di mia madre, mi è venuta voglia di stravolgere qualcosa. Per dare una nuova vita e soprattutto per continuare l’attività del panificio dei miei genitori, fatto di sacrifici e amore per il proprio lavoro, ho deciso di aprire una rosticceria-take away.

Questa voglia di nuova attività nasce guardando una piccola cantina di famiglia, ormai abbandonata da anni, con vista sul ponte tibetano più lungo del mondo. La mia intenzione è quella di offrire alla gente del posto, ma soprattutto ai turisti, un pranzo, uno spuntino veloce, senza sostare troppo al tavolo di un ristorante, così da poter ammirare tutte le bellezze del nostro territorio.